A seguito della controffensiva ucraina, il presidente Putin minaccia di usare bombe a grappolo se Kiev lo farà.
Continuano i bombardamenti a Kharkiv, in Ucraina, dove i sistemi di difesa aerea S-300 hanno spinto i residenti nei rifugi. Tuttavia, Kiev non sembra destare timori grazie al supporto degli Stati Uniti che nelle scorse settimane hanno annunciato l’invio di bombe a grappolo al Paese. Una notizia che ha scatenato la reazione minacciosa di Putin.
Putin e la minaccia sulle bombe a grappolo
La fornitura di munizioni a grappolo all’Ucraina e il loro utilizzo “devono essere considerati un crimine”, ha detto il presidente russo Vladimir Putin in un’intervista ripresa dalla Tass.
“La stessa amministrazione americana ha dato una valutazione di queste munizioni per bocca dei suoi dipendenti qualche tempo fa, quando l’uso di munizioni a grappolo è stato definito un crimine dalla stessa amministrazione americana. Penso che sia così che dovrebbe essere trattato”, sostiene il presidente russo.
Putin ha sottolineato inoltre che anche Mosca “ha uno stock sufficiente di tali bombe” finora inutilizzate, ma “se vengono utilizzate contro di noi, ci riserviamo il diritto di usarle come misura speculare a tali azioni”.
Cosa sono le bombe a grappolo?
Si tratta di armi vietate in moltissimi paesi del mondo, tanto che Amnesty International ha dichiarato che esse sono “una grave minaccia per la vita dei civili”. La produzione e la vendita di tali bombe è vietata infatti dalla “Convenzione sulle munizioni a grappolo” del 2008, di cui però non fanno parte USA, Ucraina e Russia.
Le bombe a grappolo sono delle bombe che esplodono in aria, rilasciando così tante bombe più piccole. Così, l’ordigno riesce a coprire un’area maggiore di una normale bomba, riuscendo ad abbattere carri armati e truppe dato che sono in grado di colpire più obiettivi nello stesso momento.
Le esplosioni in Ucraina
Almeno tre esplosioni sono state udite nella notte a Kharkiv, in Ucraina e allarmi aerei sono ancora in atto a Sumy, Poltava e Zaporizhzhia. I colpi sarebbero partiti da degli S-300, e hanno spinto i residenti a rifugiarsi. Il sindaco di Kharkiv Igor Terekhovha ha citato l’allarme aereo, senza fornire ulteriori dettagli.
Nella regione di Kherson, un civile è morto durante i bombardamenti russi di ieri. “Ieri il nemico ha lanciato 69 attacchi, sparando 415 proiettili da mortai, artiglieria, Grad (lanciamissili multipli, ndr), aerei, lanciagranate e droni. Il nemico ha sparato dieci proiettili contro la città di Kherson”, ha scritto il governatore della regione, Oleksandr Prokudin.
Un civile invece è rimasto ferito nella città di Zaporizhzhia, come ha fatto sapere il sindaco, Anatolii Kurtiev. L’attacco inoltre ha colpito un impianto infrastrutturale e uno dei distretti della città è rimasto senza elettricità.